FEDERALISMO MUNICIPALE - CEDOLARE SECCA
FEDERALISMO MUNICIPALE - CEDOLARE SECCA SUI FITTI E FORTI PUNIZIONI PER CHI SBAGLIA E PER GLI EVASORI
già da quest’anno il contribuente sceglierà se tassare solo i redditi da locazione abitativa (commerciale esclusa) col vecchio sistema o con la cedolare secca al 19% (contratti convenzionati) o al 21% (gli altri).
Incognite e conseguenze varie:
ü Con la cedolare si perde lo sconto Irpef del 15% sui contratti 4+4 ed il 40,5% su quelli 3+2 e non si paga più l’imposta di bollo e di registro che è a metà col conduttore.
ü Scelta la cedolare il canone di locazione resterà congelato per tutta la durata dell'opzione ed il proprietario dovrà comunicarlo con raccomandata all’inquilino. Attenzione quindi: stop ad Istat ed altri aumenti
üChe fare allora? In seguito a nostri studi e causa numerose lacune legislative, per ora, diciamo che:
o La cedolare pare conveniente per chi ha un reddito alto ed in gran parte formato da canoni di locazione, soprattutto del tipo 4+4
o Non pare, per lo più, conveniente, per chi ha uno o due alloggi affittati con canone modesto e contratto del tipo convenzionato. Anche perché è fissato un tetto minimo reddituale dipendente dal reddito catastale, poi c’è il blocco del canone sino alla fine del contratto
o Per le altre situazioni la scelta è difficile perché dipende caso per caso, dovendosi valutare elementi incerti che all’atto della dichiarazione dei redditi solo il commercialista conoscerà.
SANZIONI STRAORDINARIE PER CHI SBAGLIA O FA IL FURBO
Ogni contratto andrà, comunque, registrato senza ritardi. In difetto, se l’Agenzia delle Entrate rileverà la mancata registrazione, la sua durata sarà di anni 4+4, con decorrenza la data di contravvenzione. Così i rapporti civilistici con il conduttore, tipici del diritto privato, vanno a farsi benedire e questo è sconvolgente. Ma non basta. Il canone, in caso di contratto non registrato, non è libero, ma determinato dal minore fra l’importo scritto nel contratto e quello pari al triplo della rendita catastale. Stesse sanzioni son previste per le locazioni con canoni più bassi del reale e per i comodati simulati. Se il canone di locazione non è indicato nella dichiarazione Irpef la sanzione sarà stabilita fra il 240% ed il 480% dell’irpef evasa, oppure fra il 200% ed il 400% per infedeltà ed errori. Stop agli accertamenti con adesione, o ravvedimento operoso e agli sconti rituali. Infine ogni Comune dovrà costituire il CONSIGLIO TRIBUTARIO fatto per aiutare la guardia di finanza e l’ufficio entrate a scovare gli evasori. Poi i comuni istituiranno IMU, IMPOSTA DI SCOPO e IMPOSTE FACOLTATIVE eliminando altre imposte, ma di nuove ne arriveranno, quando la palla passerà a provincie e regioni. Insomma la mano in tasca agli italiani la metteranno comune, provincia e regione, perché Roma, presto, chiuderà i rubinetti. Una cosa è certa, fra tanti dubbi, crescerà di molto la responsabilità ed il lavoro per commercialisti e patronati, perché la rivoluzione, che sarà difficile ed epocale, è appena iniziata.
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