PIANO CASA REGIONE LIGURIA
PIANO CASA REGIONALE APPROVAZIONE DEFINITIVA
Il primo marzo la regione ha varato il piano casa. Eccolo in sintesi: varrà sino al 31/12/2013 e permetterà l’ampliamento delle abitazioni, di un 20% circa, nel rispetto delle vigenti normative (sicurezza, energetiche, distanze di legge) e in deroga ai piani regolatori. Ma non sarà applicabile ovunque, restando esclusi i centri storici, le aree di tutela ambientale, certe zone costiere e quelle di inedificabilità assoluta. Sarà applicabile invece nelle periferie urbane più rade e in campagna. Precisiamo subito che in nessun caso si potrà costruire un fabbricato in più, potendosi intervenire su uno già esistente e solo in pochi casi critici si potrà demolire e ricostruire con un piccolo incremento volumetrico. Restano esclusi dai benefici di legge gli edifici, superiori a 1500 mc. e, ovviamente, quelli abusivi. La legge è buona perché incentiva la riqualificazione edilizia ed il risparmio energetico, senza impiego di pubblico denaro. In realtà si tratta di una modifica, elaborata non senza difficoltà, del piano casa già approvato dal vecchio consiglio regionale a novembre 2009. Ma quella legge, inadeguata e difficilmente applicabile, è stata, finalmente, migliorata soprattutto grazie all’impegno, determinato e coraggioso, del nuovo assessore all’urbanistica la dott.ssa Fusco. Ma anche il nostro sindacato che difende i piccoli proprietari,l’ UPPI, nella vicenda, ha giocato un ruolo tramite il suo coordinamento regionale delle quattro provincie liguri, che ha affidato allo scrivente, il compito di formalizzare e spedire, in regione, le proposte concordate che, almeno in parte, sono state recepite. Così s’ è chiarito che anche gli edifici parzialmente condonati potranno beneficiare della legge. Ci sarà anche, come abbiamo chiesto, un ulteriore aumento in termini di cubatura del 5% per chi realizzerà tetti con materiali tipici liguri come i coppi, le lastre in pietra tipo lose ed un altro 5% per chi installerà un impianto fotovoltaico o realizzerà altri interventi di recupero ambientale come il ripristino di terreno ex agrario, di soprassuolo arboreo danneggiato dal fuoco, il restauro delle tipiche fasce liguri e degli antichi sentieri abbandonati. Sarà infine anche possibile destinare ad abitazione spazi non abitativi, già compresi nella cubatura esistente. Insomma è una legge positiva che incontra l’interesse dei piccoli proprietari, che sono tantissimi, e farà del bene a tutta la Liguria dando, speriamo, impulso al settore edile ed al suo indotto. Ci resta però ancora incomprensibile il motivo per cui certi settori politici dell’estrema sinistra e certi “verdi” abbiano gridato, con voce forte e talvolta inopportuna, allo scandalo, accusando la legge di essere uno strumento buono solo per cementificare la regione. Siamo meravigliati e crediamo che costoro abbiano preso un grosso granchio. Si tratta, piuttosto, di una legge che fà esattamente il contrario, perché contrasta il consumo del territorio, permettendo di adeguare quello che già esiste, piuttosto che lasciar costruire nuovi fabbricati, come fanno tutti i piani regolatori, ovunque e da sempre, nella nostra bella regione.
Il presidente UPPI della provincia di SAVONA dott. FENOGLIO FRANCO
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